Tony Effe sincero sul suo libro: «Non l’ho scritto io, ma ci sono dentro lo stesso»

Il rapper romano ammette apertamente di aver collaborato solo in parte alla stesura di Non volevo ma lo sono: «Ho fatto due ore con il ghostwriter, poi hanno fatto tutto loro»

tony effe

Niente finzioni, niente filtri. Tony Effe, frontman della Dark Polo Gang, torna a far parlare di sé, ma stavolta non per una hit o una polemica social. A finire sotto i riflettori è il suo libro, Non volevo ma lo sono, uscito da poche settimane. In una recente intervista rilasciata a Repubblica, il rapper ha deciso di mettere subito in chiaro una cosa: non ha scritto lui il libro.

Tony Effe e la trasparenza sul Libro biografico: «Sì, non l’ho scritto davvero io»

Con la solita franchezza disarmante, Tony ha raccontato che la sua partecipazione alla stesura si è limitata a «due, forse tre ore» con il ghostwriter. Poi, il resto del lavoro lo hanno fatto gli altri. Eppure, garantisce, il libro è comunque autentico: «Dentro ci sono tante cose vere, ho raccontato un po’ tutto. È come se fosse una chiacchierata».

Un libro nato da un’idea… proposta

L’idea di pubblicare un libro non è partita da lui, e non lo nasconde: «Mi è stato proposto e ho accettato», dice senza giri di parole. E aggiunge con onestà quasi spiazzante: «Io sono anche un prodotto, e credo di essere molto vendibile». Nessuna pretesa di essere uno scrittore, quindi, ma la consapevolezza di essere un personaggio che interessa e che il pubblico vuole conoscere anche attraverso la carta stampata.

Verità, riflessioni e un pizzico di malinconia

Nonostante la scrittura delegata, Tony sottolinea che i contenuti sono personali e sinceri: «È come se fossero delle riflessioni». E racconta un ricordo toccante, lontano dai toni da trapper che lo hanno reso celebre: «Quando un mio amico era in carcere, l’unico modo in cui riuscivo ad aprirmi era scrivergli una lettera a mano». Un lato più intimo del rapper, che raramente emerge nei testi delle sue canzoni ma che nel libro, assicura, ha trovato spazio.

Tony Effe, tra immagine e autenticità

Con questa ammissione, Tony non fa altro che confermare la sua natura: un artista che non finge, che gioca con la propria immagine ma non ha paura di mostrarsi anche nella sua vulnerabilità. Che si tratti di musica, di interviste o di libri, Tony Effe è sempre Tony Effe. E forse è proprio questo il segreto della sua popolarità.

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