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Travolti dalla Cicogna – La recensione

In Francia il film è già uscito un anno fa, mentre nelle sale italiane il film Travolti dalla Cicogna sarà distribuito a partire dal 27 luglio 2012 ed è stato tratto dal romanzo “Lieto Evento”  scritto da Eliette Abécassis e diretto da Rémi Bezançon. Il film tratta il tema della gravidanza in modo sincero e divertente, senza tanti tabù e soprattutto facendo crollare tanti falsi miti e grazie alla verve della protagonista, la bellissima attrice Louise Bourgoin, diventata famosissima dopo l’interpretazione in Adèle e l’ Enigma del Faraone del 2010 di Luc Besson e ad una sceneggiatura molto frizzante, riesce ad essere piacevole e divertente senza mai annoiare. La trama segue le vite di Barbara (Louise Bourgoin), studentessa che sta lavorando alla sua tesi e Nicolas (Pio Marmai), che grazie alla passione di entrambi per il cinema, si conoscono, si innamorano e si mettono assieme. Il rapporto nei primissimi tempi procede molto bene e i due giovani sono innamorati e felici, ma lui desidera tanto avere un figlio e Barbara rimane finalmente incinta e da quel momento la loro vita cambia radicalmente; il rapporto viene sconvolto in tutte le sue sfere, quella affettiva, quella sessuale e quella familiare, tra ormoni che impazziscono, cali del desiderio, strane voglie, nausee e sbalzi d’umore. Barbara si sente addirittura posseduta da un alieno e quando finalmente la bambina nasce, tutto viene stravolto per la seconda volta. Il film cerca di mostrare il lato più nascosto della maternità, quello che non si vede e solo la futura madre conosce, quindi lascia anche molto spazio alla riflessione e al dibattito.

Barbara si vede costretta ad affrontare tutti i problemi e le insicurezze di una gravidanza inattesa e viene travolta a tal punto fino ad avere una crisi di identità, che di certo non la aiuta a finire la tesi e getta anche molte ombre sul suo rapporto con Nicolas; nemmeno il sostegno della madre e della suocera, che sono animate delle migliori intenzioni per aiutarla, sembrano portare miglioramenti, tanto meno dopo la nascita della bambina. Nonostante Travolti dalla Cicogna affronti un tema molto distante dai problemi dei giovani di oggi, assillati molto di più dalla ricerca di un lavoro che non si trova, che da pappe e pannolini, ed il tema non sia poi così originale, visto che è già il secondo film francese sulla gravidanza della stagione, pone l’attenzione su quello che siamo diventati negli ultimi decenni. Esseri sprovveduti davanti alla vita, bloccati da preconcetti imposti, non sappiamo neanche più da chi, che si vorrebbero credere in un modo e che invece si rivelano ingannevoli come il più illusorio dei miraggi.

Ed è proprio qui che sta il vero pregio della pellicola, quello di farci vedere per quello che in realtà siamo, uomini e donne alla continua ricerca di un qualche riconoscimento promesso e atteso e la constatazione del superamento dei propri limiti, fino alla scoperta della verità; che la vita è un cumulo di domande senza risposte e l’unica maniera di vivere serenamente è quella di godersi gli eventi che giungono senza porsele. Barbara stessa affermerà che: “Tutto passa, tutto, ma quel che resta, come un gran mistero, è la vita”. Quindi una commedia simpatica, anche se non entusiasmante e che ha soprattutto il merito di trattare l’argomento senza voler pretendere di dare delle certezze. Reduce da un buon successo di pubblico, il film è anche stato accolto con entusiasmo al Toronto Film Festival 2011 e la sceneggiatura è stata scritta a quattro mani dallo stesso regista e da Vanessa Portal. Un film assolutamente da non perdere per le future mamme in attesa, visto che è un vero trattato sulla maternità e sulle ipocrisie che ci circondano.

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