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You’re Next, Recensione del film

You’re Next si svolge da qualche parte nelle campagna del sud degli Stati Uniti, presso la confortevole casa delle vacanza dei ricchi coniugi Davison Paul (Rob Moran) e sua moglie Aubrey (Barbara Crampton). La famiglia è formata anche dai quattro figli che si riuniscono tutti al fine di commemorare l’anniversario di matrimonio dei genitori, una gioiosa occasione per rivedersi ed essere felici, ma finiscono per riaccendere vecchie rivalità.

Ma tutto questo passa di secondo piano, il vero problema dei Davison e i loro ospiti inizia quando si trovano sotto attacco da una misteriosa banda di assassini, armati fino ai denti con una varietà di armi (asce, machete, balestre) e al capomaschere di animali in gomma per nascondere la loro identità. Cosa vorranno mai questi oscuri individui?

You’re Next, tradotto in italiano con Tu sei il prossimo è un lungometraggio sceneggiato da Simon Barrett e dal regista Adam Wingard, che avevano già collaborato nelle antologie horror di  V/H/S (“Tape 56″), The ABCs of Death (“Q is for Quack”) e V/H/S/2 (“Phase I Clinical Trials”).

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E’ ovvio pensare che Barrett e Wingard sono accaniti appassionati di cinema horror e che possiedono la propria mole di conoscenza al riguardo, dato il gran numero di riferimenti a film iconici slasher, oppure ai veri e propri thriller di genere invasione di case. La sceneggiatura ad opera di Barrett è essenzialmente uno spunto per creare l’ambiente giusto che unisce la commedia con l’horror macabro che successivamente rileva, con elementi simili provenienti dal genere stessi vi si fa un cocktail intrigante che vi ammalierà per un certo tempo, di sicuro. Tuttavia, a lungo andare la storia stanca, nulla di nuovo in pentola a quanto pare, il film risulta dunque un esperimento parzialmente riuscito, andando ad interpellare film del genere stesso, quali Arancia Meccanica o il più recente Funny Games.

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Allo stesso modo, il regista Wingard – che ha anche curato il film insieme a Barrett in campo scenografico – e il suo direttore della fotografia Andrew Droz Palermo fanno un uso efficace del loro basso budget a disposizione, sparando la maggior parte dell’azione in inquadrature strette e facendo attenzione a ricreare essenze nelle riprese da CAM / confusionali e traballanti, senza poi risentirne tanto sulla trasposizione al grande schermo. Ciò nonostante, You’re Next risulta inferiore rispetto ai suoi predecessori citati poc’anzi quando poi si tratta di produrre vera suspense e terrore, quei pochi momenti d’attesa adrenalinica che vi si creano nel mondo confusionale della black comedy stancano e ci distraggono dalla storia stessa. In generale, il film migliora quando smette di cercare d’ essere spaventoso e va per essere comicamente-contorto e malato – in particolare con le sue gag macabre, che di tanto in tanto spiccano livelli di cattiveria alla Evil Dead.

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Il cast dialoga correttamente tra loro e sul grande schermo le prestazioni degne di nota provengono da Sharni Vinson (Step Up 3D), AJ Bowen (La Casa del Diavolo), Joe Swanberg (compagni di bevute) e Wendy Glenn (11-11-11). Nel frattempo, Nicolas Tucci (Choose), Margaret Laney (Assenza), Amy Seimetz (Upstream Color) e il regista nella vita reale Ti West (The Innkeepers) sono passabili, una mancanza forse è il poco tempo dedicato ai loro personaggi. Moran e Crampton sono abbastanza accettabili nei loro ruoli, mentre i tre killer (interpretato da LC Holt, Lane Hughes e sceneggiatore Simon Barrett) sono davvero brillanti soprattutto quando sono chiamati ad infliggere le torture sugli ancora sopravvissuti.

Nel complesso, non c’è abbastanza innovazione ed entusiasmo per il genere horror presente in You’re Next, consigliato a chi non cerca un vero e proprio horror/thriller, ma chi è amante del genere hardcore. Ma non aspettatevi certo di lasciare il cinema senza quella sensazione di paura che una volta giunti a casa vi lascerà chiudere tutte le porte e le finestre…

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