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Sister Act – Il Musical: la nostra intervista a Saverio Marconi

sister-act-intervista-saverio-marconiUno spettacolo unico ed entusiasmante, dal 10 dicembre SISTER ACT – il Musical sarà al Teatro Brancaccio di Roma! Tratto dall’omonimo film del ’92 che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris, “una svitata in abito da suora”, lo spettacolo è diretto da Saverio Marconi, che per voi abbiamo incontrato ed intervistato!

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Sister Act – Il Musical: la nostra intervista a Saverio Marconi

MisterMovie.it: Saverio, lei ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come attore teatrale. Che effetto le fa ora trovarsi dall’altra parte, come “maestro” per i suoi attori? Cosa si prova a ruoli invertiti?

Penso che sia una questione di destino e di predisposizione. Il compito di tutti è di capire quale sia la strada da prendere e sono convinto che questa sia la mia.

MisterMovie.it: La sua brillante carriera si divide tra cinema e teatro, in quale ambiente si trova più a suo agio e perché?

Il cinema come attore risale a moltissimi anni fa, dopo il cinema è arrivata la regia teatrale: non ho mai avuto l’occasione di fare tutte e due le cose contemporaneamente.

MisterMovie.it: Ha lavorato anche all’estero (Parigi e Broadway), c’è qualcosa dal punto di vista artistico-lavorativo che invidia ad altri paesi e che secondo lei manca al teatro italiano e/o viceversa?

L’Italia è un mondo a parte per il teatro. Nella storia del nostro teatro abbiamo avuto tanti grandi artisti, ma il mondo sta cambiando e non riesco più a capire dove sta andando.

MisterMovie.it: Parlando di questo spettacolo in particolare che dirigerà al Brancaccio dal 10 dicembre; Sister Act – Il Musical è un titolo molto famoso e probabilmente visto da tutti e da più generazioni; lei era un fan o le è diventato per necessità?

Naturalmente avevo visto il film, ma ho avuto modo di approfondirne la conoscenza, i personaggi, quando con Alessandro Longobardi [produttore dello spettacolo per Viola Produzioni e direttore artistico del Teatro Brancaccio, ndr] abbiamo iniziato a pensare a questo spettacolo.

MisterMovie.it: Quali aspetti della storia di Sister Act ha voluto riportare fedelmente nel suo spettacolo e quali invece, le differenze con il film?

Beh, la storia è la stessa, cambia però l’ambientazione, che è spostata dalla fine degli anni ’80 agli anni ’70, con tutta la carica musicale dirompente di quel periodo. Parliamo di una colonna sonora incredibile, con le suore che, sul palcoscenico come nel film, ballano moltissimo, si scatenano. Il collante di questa storia, nel film come nel musical a teatro, è proprio la musica: se lo guardiamo dal punto di vista delle suore, la musica avvicina a Dio; ma non dimentichiamo che è proprio la musica, anche nella vita di tutti i giorni, a unire mondi apparentemente diversi e inconciliabili. Oltre al divertimento, proprio come nel film, portiamo sul palco tante emozioni, tante riflessioni toccanti: assistiamo all’evoluzione dei personaggi, a come cambiano e fanno scelte per aiutarsi a vicenda e trovare la propria strada.

MisterMovie.it: Un’ultima domanda: com’è Suor Cristina come “allieva”?

Umile, seria, preparata e piena di talento. In una sola parola: divina!


 

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Dopo il grande successo a The Voice Italia e del primo disco “Sister Cristina” prodotto da Universal, Suor Cristina abbraccia l’esperienza del grande musical: in SISTER ACT sarà impegnata nel ruolo della novizia Suor Maria Roberta.

La mia passione per il canto e la musica credo sia nata proprio con me, una passione cresciuta durante l’adolescenza: sognavo di diventare una performer un giorno. La mia strada è stata un’altra, ma il Signore ti dà cento volte tanto… ed eccomi qua, un sogno che si realizza insieme al meraviglioso cast di SISTER ACT!”.

Sul palcoscenico Suor Cristina si alternerà (con un calendario in via di definizione, nel rispetto di impegni della vita di convento) con Veronica Appeddu. “Stiamo lavorando molto bene insieme – dice Suor Cristina – ci scambiamo opinioni sul personaggio, cerchiamo, ognuna con il suo vissuto, di disegnarlo al meglio, grazie anche al regista Saverio Marconi.”

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