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Antonio Banderas nel biopic su Papa Francesco

Antonio Banderas Papa FrancescoAntonio Banderas vestirà i panni di Papa Francesco, nel prossimo film diretto da Daniele Luchetti e prodotto dalla TaoDue di Pietro Valsecchi. Il regista romano ha preso molto a cuore il progetto, tant’è che è partito per l’Argentina per incontrare la gente che ha conosciuto Papa Bergoglio e capire chi fosse quest’uomo prima di diventare Papa. Sembrerebbe infatti che serviranno due o tre attori per interpretare le diverse fasi della vita di questo Papa tanto amato da tutti.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, Banderas dovrebbe raccontare gli anni in cui Francesco è entrato a contatto con gli oppositori del regime e con le madri di plaza de Mayo, nel tentativo di salvare Esther Ballerino. «Il casting sarà molto difficile» ha dichiarato Luchetti «perché Bergoglio è un personaggio ricco di sfaccettature. Nella fase matura della sua vita ha sviluppato una forte empatia per gli esseri umani, ma al tempo stesso è rimasto fedele alla consegna gesuita, che vuole che i sentimenti più profondi siano chiusi a sette mandate di chiave».

I casting (che si svolgeranno a luglio)  si terranno nella stessa Argentina, in Spagna e in altri Paesi. Luchetti non darà importanza alla somiglianza fisica, ma alla capacità di imitare l’inflessione argentina; la pellicola difatti verrà girata interamente in spagnolo tra Germania, Argentina e Italia in ottobre. «Questo Papa produce in un laico come me una forte emozione. Approvo le sue politiche sociali e le novità che sta introducendo nella Chiesa» ha continuato poi il regista.

Il titolo provvisorio del film è Llamame Francisco (Chiamatemi Francesco). Questo però non è l’unico progetto per Luchetti: l’artista romano dovrebbe tornare dietro la macchina da presa anche per il film Anche i ricchi servono.L’ispirazione l’ha avuta osservando Silvio Berlusconi dopo la condanna ai servizi sociali: «Il protagonista sarà un imprenditore che somiglia a Berlusconi, un anziano diverso dagli altri anziani dell’ospizio che nega la malattia, la fine delle cose, il cambiamento». Il film sarà prodotto da Cattleya e il primo ciak sarà ad ottobre.

A cura di Costanza Carla Iannacone.

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